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Dovremmo trasformare in istinto la partecipazione e la condivisione con la natura che hanno permesso la nostra evoluzione, anche se questo significa perdere o modificare qualcuna delle funzioni che l’evoluzione del neo-cortex ci ha fornito. Questo può essere ottenuto soltanto fornendo al nostro neo-cortex qualcosa in cambio, una ricompensa sotto forma di piacere, inteso in senso ampio.
Coloro che vivranno dopo di noi nelle condizioni naturali estreme che stiamo causando hanno il diritto ad un mondo che permetta loro e di sopravvivere. Dovranno farlo in un pianeta che sta cambiando rapidamente per colpa della nostra intrinseca struttura genetica e della presunzione di una nostra capacità di adattamento senza limiti. Il racconto di coloro che hanno vissuto prima di noi, anch’essi in condizioni naturali molto difficili, ci potrebbe essere utile. Abbiamo il dovere di essere ottimisti, ma le voci del passato ci dicono che non c’e’ molto da sperare. A meno che … . Esploriamo la possibilità di intervenire su noi stessi per correggere il nostro peccato originale, quello di essere come siamo. Formulo una modesta proposta per evitare la fine della nostra specie.
Nous autres, civilisations, nous savons maintenant que nous sommes mortelles. Paul Valéry, La crise de l’esprit (1919).
Il titolo “Una proposta indecente” è ispirato al titolo che Jonathan Swift ha dato al suo pamphlet satirico del 1729 “Una modesta proposta”. Nel suo saggio tragicamente ironico Swift proponeva di risolvere il problema della fame in Irlanda fornendo i figli dei poveri come cibo per i possidenti terrieri anglo-irlandesi. Per rendere credibile la sua proposta Swift fornisce dati statistici e dettagli, il numero di bambini da vendere, i possibili modi di consumazione, il prezzo adatto, e così via. Io non ho né la capacità né l’intenzione di avanzare una proposta tanto drastica. Ricordare il titolo dell’opera di Swift vuole solo rendere omaggio al suo franco e corrosivo coraggio. La mia intenzione è formulare, per amor di discussione ed in qualche dettaglio, una proposta limite resa oggi possibile dalle conoscenze genetiche. Lo scopo è contribuire al dibattito su come risolvere una volta per tutte il nostro drammatico rapporto con il mondo che ci circonda, del quale non possiamo fare a meno.